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Mai troppo tardi.

  • Immagine del redattore: Teresa Placa
    Teresa Placa
  • 21 feb 2017
  • Tempo di lettura: 4 min

Ursula usciva ogni giorno con il suo piccolo Pako, un meticcio nero dal muso bianco . Ogni giorno, facevano lo stesso tragitto e le stesse fermate . Sostavano spesso davanti ad una piazzetta dove c'era un enorme statua di Padre Pio , dinanzi la quale Ursula faceva una preghiera per il suo defunto marito e poi tornava a casa . Aveva 73 anni portati bene , e se non fosse stato per i grandi dolori della vita,si sarebbe sentita ancora una ragazzina. Un giorno,proprio mentre faceva il suo solito giro con Pako, vide seduto su una panchina della piazzetta un uomo che pregava . Non aveva mai visto nessun altro pregare o sostare li . Pako infatti, annusava e guardava sospettoso l'uomo, e strattonando la sua padrona,l' allontanò da lì. Giorno dopo giorno quell' incontro però, divento' un appuntamento fisso. Pako non era più sospettoso e guardingo, ma scodinzolava festoso come se volesse salutare quella presenza ormai familiare . Ursula, faceva sempre un cenno con il capo per gentilezza . Ad un certo punto, Pako strattonò così forte Ursula che scappo' andando incontro all'uomo . Imbarazzata, rimprovero' Pako e si scusò per la sua irruenza insolita . " Non si preoccupi signora è bello essere apprezzati e accolti così festosamente , non rimproveri il suo amico ." Iniziarono a parlare , parlarono di Pako, parlarono di come i tempi erano cambiati , parlarono tanto . Adesso Ursula sapeva che quell'uomo si chiamava Ruggero e aveva 75 anni e come lei era vedovo . Ma un giorno, mentre parlavano lui, disse ad Ursula che era molto triste e che lei era fortunata ad avere Pako. Racconto' che aveva 3 figli ma che lo avevano lasciato solo,ed ognuno viveva in una città diversa, ma nessuno si era mai preoccupato di come si sentisse,di come fosse vivere da solo. Sentiva i suoi figli di raro, e quando li chiamava erano sempre impegnati e ripromettevano di richiamarlo , cosa che puntualmente non avveniva . Mostro' ad Ursula delle vecchie foto che ritraevano la sua famiglia, quando c'era ancora la moglie e i figli erano sorridenti abbracciati al loro padre . " Mi domando spesso in cosa ho sbagliato , perché e quando ho perso il loro amore ?" Ursula poso' la sua mano rugosa sopra quella di Ruggero . " Amico mio, non hai perso il loro amore e credo che non sono gli errori che hai commesso , tu hai amato i tuoi figli e continui a farlo, purtroppo la vita va così , ci sono padri terribili che i figli bramano e padri dolcissimi che i figli ignorano o addirittura odiano , non sempre c'è una spiegazione , non darti colpe." E ogni giorno pregavano insieme e parlavano davanti a quella statua . Per una settimana Ursula non poté' uscire a causa di una brutta influenza e Pako stava con lei e usciva in terrazza per i suoi bisogni . Finalmente, dopo poco più di una settimana, Ursula uscì, e non vedeva l'ora di rivedere il suo amico , che di certo doveva essere stato in pena per lei . Ma non appena arrivo',vide solo due uomini ed una donna che pregavano stretti l'uno vicino all'altro . Si chiedeva dove potesse essere il suo amico, forse anche lui stava poco bene ed era rimasto a casa, ma anche stavolta Pako strattonò' Ursula recandosi da quelle persone . "Scusatelo, è rimasto male oggi perché non vede qui un nostro amico". Uno dei due uomini si avvicinò' accarezzando Pako. "Ma per caso lei è Ursula ? " Quell' uomo si presentò, era il figlio di Ruggero. Disse ad Ursula di sedersi e parlarono . " Papà' si è sentito poco bene e siamo subito venuti da lui , ma non pensavamo che potesse ......dovevamo stargli più vicini" Ursula porto' le mani al viso mentre Pako si raggomitolò triste sulle sue gambe . " Prima di... Ci ha parlato tanto di lei , le voleva bene , ci ha detto che lei non ha figli... " Ursula annuiva,ancora sconvolta . Poi prese coraggio e parlo' . " Vostro padre vi amava tanto , era solo deluso,perché pensava di aver sbagliato in qualcosa con voi ." "No ... Lui non ha sbagliato nulla, siamo stati noi , dopo la morte di mamma ad allontanarci ancora di più , un po' per paura, un po' presi dalla nostra vita , dal lavoro, dai figli , e a lasciarlo solo...e adesso è troppo tardi, anche se abbiamo avuto modo di parlargli e di salutarlo ....." Ursula era davvero amareggiata ma i tre figli di Ruggero le promisero che si sarebbero visti, che sarebbero stati i figli che non aveva avuto e che avrebbe sempre potuto contare su di loro . Pako e Ursula passeggiano ogni giorno , pensando sempre al loro amico Ruggero . E' Natale e come era accaduto già per la Pasqua, Ursula ed i figli di Ruggero lo passeranno insieme come una famiglia . Non è mai troppo tardi per amare . Non è mai troppo tardi per rimediare . Ma a volte basta comprendere un attimo prima ... Per non avere rimpianti . Teresa Placa 52 di 365. 2017


 
 
 

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