Nella buona e nella cattiva sorte .
- Teresa Placa
- 24 gen 2017
- Tempo di lettura: 2 min
Ernesto guardava la sua Giovanna sul suo letto, la guardava respirare, le accarezzava con gli occhi ogni centimetro di pelle,ed il suo amore scaldava l' anima della sua amata, come una coperta invisibile . Si erano conosciuti una sera,a casa di sua cugina , lei era un amica . Quel sorriso , quegli occhi , bastò uno sguardo, e fu subito amore . Quante tempeste e quanto sole insieme , quanti dubbi e quante certezze, avevano scavalcato il loro amore che cresceva sempre vittorioso . Mentre pensava , lei sorrise nel sonno e lui penso' che forse ascoltasse persino i suoi pensieri, sì, perché adesso stava ripensando alla loro prima notte. Quanta passione , quanta dolcezza , le loro mani intrecciate , i loro cuori fusi . Ricordava tutto Ernesto, ne sentiva la vibrazione e il calore di tutti i momenti insieme. Bastava una canzone , una parola e tutto riportava a qualcosa insieme. Che bella parola penso': " INSIEME". "Nella buona e nella cattiva sorte" Dopo tutto,così aveva detto il parroco alle loro splendide ed indimenticabili nozze. Si guardò allo specchio per un attimo, senza lasciare la mano di Giovanna e vide la realtà . Il suo volto rugoso, i capelli bianchi , "ma che strano, è come se non mi riconoscessi" penso'. "Ma poi come è possibile che io sia invecchiato e lei sia ancora così giovane ?" Poi sorrise mettendosi una mano sulla fronte . E capi' che erano i suoi occhi , erano gli occhi dell'amore ad aver fermato il tempo. Ma erano lì' ,90 anni ciascuno e 70 insieme. Strinse ancora la mano di Giovanna , sottile e increspata dal tempo e la baciò', mentre lei sorridendo continuava a sognare, forse per l'ultima volta . " Nella buona e cattiva sorte " Sussurrò Ernesto asciugando una lacrima . Teresa Placa 24 di 365 2017
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